Ospitiamo con immenso piacere il contributo della poetessa Denata Ndreca dedicato al nostro quartiere:
Ti guardo da vicino e mi stai lontana. Non sono figlia tua, sono un’estranea.
Non so dove appoggiare lo sguardo tra cielo e terra, sei bella di giorno, splendida di sera.
Cerco un posto dove fermarmi. In mezzo alle tue colline, nel sorso di un Chianti rosso mentre il calice di vino giro tra le mani.
Corro da ferma tra corridoi e gallerie fino in piazza Santa Croce dove Dante canta ancora il suo amore senza fine.
Mi perdo per Erta Canina in mezzo al glicine tinto di viola. Dio mio quanta bellezza. Lasciatemi qui ad aspettare sveglia l’aurora.
Mi alzo tutte le volte che mi fai inciampare, sei talmente grande che ti fai perdonare.
Mi siedo dove aspetto sempre chi non arriva mai, in un piccolo muretto sul Ponte Vecchio, dove la gente chiude l’amore con un lucchetto.
E poi ritorno a Campo di Marte, dove le stelle in una via sono cento a parte.
Denata Ndreca
Foto Marco Pacini
dedicata a Quelli di Campo di Marte
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